mercoledì
ANTEPRIMA "NUOVA ENERGIA" N. 15 - PROSSIMA USCITA
IN QUESTO NUMERO:
LA DEMOCRAZIA DEGLI ASSENTI
Di Antonella Randazzo
Se si utilizza la logica e la statistica si comprende che è del tutto sbagliato ritenere che nei paesi occidentali ci sia una “democrazia” basata sul multipartitismo. La propaganda è così potente che molti di noi lo hanno creduto, e alcuni lo credono ancora. Considerando paesi come la Gran Bretagna, gli Usa e il nostro, scopriamo che la maggior parte delle persone non ha alcun potere di influire sulla scelta di chi andrà al governo. Infatti, sono i partiti a scegliere i candidati, e inoltre la maggioranza degli aventi diritto al voto o non partecipa oppure non rientra nel novero di coloro che hanno “scelto” quel candidato (in realtà scelto dai partiti) che governerà. Per questi evidenti motivi si potrebbe parlare di una “democrazia” degli assenti, ovvero di quelli che non vanno alle urne e non hanno eletto il governo in carica. Paradossalmente, chi non vota (almeno molti di quelli che non votano) rappresenta colui che ha capito che il teatrino allestito e finanziato dalle solite persone (e che alla fine paghiamo noi stessi) serve ad impedire che le persone si organizzino per creare un vero sistema politico, che nulla ha a che vedere con quello attuale. .. (continua)
IL CLUB DEI BUGIARDI INCALLITI
Di Antonella Randazzo
Chi pensava che Berlusconi fosse l’unico bugiardo incallito si sbagliava. Infatti, egli è in buona compagnia di alti prelati e del papa. Si è rotto il muro del silenzio e sono saliti alla cronaca fatti sconcertanti e agghiaccianti di pedofilia e protezione della pedofilia, con prove inoppugnabili sulle responsabilità del papa e di parecchi alti prelati. Nonostante ciò, i personaggi implicati negano, e hanno persino raccolto parole di “solidarietà” da parte di alcune nostre autorità politiche. Si è mosso persino quel burattino di Alfano, cercando di intimidire chi sta facendo il suo dovere denunciando le responsabilità del clero. Nessuna delle nostre autorità ha preteso dal papa che, oltre alle parole di condanna, faccia anche qualcosa di concreto. Infatti, il clero che pratica la pedofilia rappresenta la chiesa, e non è pensabile che il Vaticano non abbia gravi responsabilità riguardo ai danni causati da questi personaggi. Il papa, se davvero fosse interessato ad affrontare il problema, si assumerebbe le sue responsabilità e si presenterebbe al processo che ha come imputato padre Ernesto Garcia Rubio, che avrebbe praticato la pedofilia in una parrocchia di Miami e in seguito è stato protetto dalle autorità cattoliche. Ogni persona è uguale di fronte alla legge, e il papa è una persona come tutte noi. I suoi legali vorrebbero affermare il contrario e stanno cercando di evitare che il “papa venga coinvolto nel processo o che documenti segreti siano citati in giudizio”. Chi non è colpevole non teme nulla e non nasconde documenti... (continua)
PER ELISA
Di solito non ci occupiamo dei casi di cronaca nera, ma la vicenda di Elisa Claps ha così tante caratteristiche paradossali da indurre a ritenere che non si tratta affatto di un caso di cronaca nera come tanti altri, ma di un crimine commesso da chi gode di speciale protezione e impunità.
Il caso poteva essere risolto da subito: la ragazza era stata vista per l’ultima volta nella chiesa della Santissima Trinità (Potenza) la mattina del 12 settembre 1993, l’imputato aveva le chiavi dei locali della chiesa e quel giorno stesso fu medicato e i suoi abiti, per sua stessa ammissione, erano sporchi di sangue. Il parroco era alle Terme.
Quale doveva essere il percorso logico degli inquirenti? Anche un ragazzino poteva arrivarci. E invece: gli abiti dell’indiziato non furono analizzati e i locali della chiesa non furono ispezionati... (continua)
LE NEUROSCIENZE: DALLA NATURA DELLA BESTIA ALLA CIVILTA’ DEL CAMBIAMENTO
In un film comico veniva chiesto al mitico Totò, “cosa pensa della civiltà?”, e l’attore rispondeva: “preferisco la jungla”.
Scherzosamente si diceva quello che da molto tempo viene detto in ambiti filosofici o di ricerca psicologica, ovvero che la situazione umana sarebbe singolare e per alcuni aspetti “disagevole”. Freud parlava di “disagio della civiltà” ad intendere che la “natura” degli esseri umani, che in fondo sono anch’essi animali, si ribellava alle restrizioni della “civiltà” producendo forme di nevrosi. In ambiti psichiatrici ci si chiedeva: la cosiddetta “civiltà” è davvero funzionale al progresso umano? Si dava per scontata la contrapposizione individuo/società, e si riteneva che una data cultura (quella occidentale) fosse l’emblema di tutto ciò che le “culture” potessero produrre... (continua)
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