sabato
Ahmadinejad contro il segreto di Pulcinella
Di Fabrizio Di Ernesto
È in corso in questi giorni a New York, sede dell’ONU, la conferenza di riesame del Trattato di non Proliferazione Nucleare. Ovviamente tutti gli occhi sono puntati sul grande nemico della pace mondiale, ovvero il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad.
Da anni, infatti, lui e il suo governo sono messi alla berlina dalla comunità internazionale per il programma per l’arricchimento dell’uranio che il suo Paese sta portando avanti nonostante sanzioni e minacce da parte di tutti gli Stati alleati agli USA, l’unica nazione che ha utilizzato bombe atomiche nel corso della storia.
Dopo essersi sorbito per anni attacchi a tutto tondo, ieri il plenipotenziario di Teheran ha deciso di passare al contrattacco. Presa la parola, Ahmadinejad ha infatti polemicamente chiesto alla platea cosa ci fanno in Europa bombe nucleari made in USA.
Il presidente iraniano ha quindi citato i casi di Germania, Italia ed Olanda.
Nonostante i media italiani ed i nostri politici continuino a non confermare, negli anni passati da Washington e dintorni è più volte stata confermata la presenza di questo tipo di ordigni nel nostro Paese. Secondo quanto riferito dagli studiosi del FAS, Federation of American Scientists, tra la base aerea della NATO di Aviano, nei pressi di Pordenone, e quella bresciana di Ghedi Torre, sarebbero stipate 90 testate; fino a pochi anni fa alcune di queste erano nascoste all’interno dell’aeroporto di Rimini. Alcuni ricercatori sostengono la tesi che ordigni di questo tipo potrebbero trovarsi anche nelle basi aeree di Gioia del Colle, ufficialmente a disposizione delle truppe italiane ma classificato come COB ovvero in grado all’occorrenza di schierare veivoli dotati di armi nucleari, e in quella di Sigonella. Altro sito italiano potenzialmente nucleare quello nei pressi di Affi sul lago di Garda, anche se queste ipotesi sembrano più che altro connesse alla presenza di capannoni con protezione NBC, ovvero nucleare batteriologica e chimica.
Il nostro comunque non è l’unico Paese europeo con il privilegio di ospitare testate nucleari a stelle e strisce, secondo le ultime stime ce ne sarebbero 150 solo in Germania, altre 100 in Inghilterra, 90 in Turchia ed altre 40 dislocate tra Belgio e Olanda. L’unica differenza è data dal diverso atteggiamento dei politici. Nello scorso febbraio alcuni Stati europei – Belgio, Germania, Lussemburgo, Norvegia e Paesi Bassi – hanno ufficialmente chiesto il ritiro di queste testate, con l’Italia che ha pensato bene di rimanere a guardare, nonostante da anni i sindaci di Aviano e Ghedi siano membri del network Mayors for peace, l’associazione presieduta dal sindaco di Hiroshima, che si impegna per l’eliminazione di tutte le armi nucleari dal mondo entro il 2020.
Piccola precisazione: mentre Ahmadinejad svelava il segreto di Pulcinella, i rappresentati al Palazzo di Vetro dei Paesi “democratici” hanno abbandonato l’aula. Forse per non ascoltare una verità di cui poi avrebbero dovuto rendere conto ai loro cittadini.
Fonte: http://byebyeunclesam.wordpress.com/
giovedì
RECENSIONE - SERVIZI SEGRETI SUI BLOG
Recensione di Paolo Franceschetti
Come funzionano i servizi segreti. Di Aldo Giannuli
Il libro di Giannuli è interessantissimo, ben scritto, e piacevole da leggere. Molto interessante, per quel che interessa a noi del blog è la parte della “guerra informativa”, cioè la guerra dell’informazione.
Una delle battaglie più importanti di questo secolo, infatti, non è quella che si combatte nei vari territori di guerra, né quella tra spie sul modello “russia – america” della guerra fredda. La guerra più importante è quella delle informazioni, che mira a distorcere, dirigere, manipolare, l’informazione che giunge al cittadino.
Questa guerra si combatte ovunque. Con il controllo delle televisioni, il controllo dei giornali, il controllo della ricerca scientifica e, ovviamente il controllo di Internet.
A noi oggi interessa quella sul web, perché chiunque abbia seguito attentamente il nostro blog, e magari anche il forum “poteri occulti” ha potuto notare che molti soggetti sembrano intervenire apposta solo per disturbare, dividere, turbare. In effetti avrete notato che negli ultimi mesi dopo ogni articolo da noi pubblicato era poi impossibile fare una discussione seria, perché immancabilmente rovinata da persone che deviavano la discussione, postando decine di commenti lunghissimi, generalmente col copia e incolla, fatti solo per non permettere l’andamento ordinato della discussione.
La cosa ha prodotto un danno grave anche se non immediatamente visibile dal lettore. Infatti molte delle informazioni più importanti ci venivano spesso dai lettori, e dal confronto con essi. Da mesi invece, questo confronto e questo scambio è impossibile perché le discussioni erano manipolate dai soliti soggetti.
In altri blog e forum, questo ha prodotto la chiusura del sito, o perlomeno la soppressione della sezione “forum di discussione”, come è successo, ad esempio, al sito “Disinformazione”.
Noi abbiamo sempre cercato di evitare la censura o la chiusura delle discussioni, anche per vedere fino a che punto arrivavano “i soliti noti”.
Ecco la trascrizione di alcuni dei punti di questo libro, che vi consigliamo caldamente.
Estratto dal libro di Giannuli
Uno dei mezzi utilizzati, quando non si riesce a far chiudere un sito scomodo, è quello di esercitare un “controllo costante sul suo andamento”.
Ci sembra calzante a questo proposito, un caso segnalato da Giacomo Cimetta Goldkorn, nella sia tesi di laurea che qui sintetiziamo. Agli inizi del 2008, presso il sito Soldionline, si era sviluppata un’accesa discussione sul diritto di signoraggio, scatenata da Beppe Grillo, che ne aveva auspicato una forte revisione. Nella discussione, si ergistrarono decine di migliaia di interventi, ma rapidamente emersero 4 soggetti, tre a favore del signoraggio e uno contrario. La parte antisignoraggio si era ben presto dimostrata disorganizzata, non coordinata, e pertanto poco efficace. Mentre la parte maggioritaria aveva ottenuto di ridurre il numero degli avversari isolandoli e aveva dimostrato di “occupare il territorio (virtuale e informatico) dello spazio concesso”.
Questo risultato era stato ottenuto con tecniche particolarmente sofisticate, coordinate e non casuali.
A un certo punto, gli attacchi si concentrarono sul sostenitore più rilevante delle tesi anti signoraggio, che non essendo né giurista né economista, non avrebbe avuto titoli professionali adeguati. In questo modo, si cercava di screditare non più la sostanza delle argomentazioni, quanto la validità del soggetto.
Il dibattito ebbe un epilogo finale particolarmente interessante, perché il gruppo pro signoraggio, volle dare un ulteriore dimostrazione di forza direttamente contro il gestore neutrale del forum, rimproverandogli di aver concesso lo spazio di discussione su un tema così delicato. Infatti uno dei soggetti della parte maggioritaria ha dichiarato di essere un rappresentante della Banca d’Italia, e che avrebbe ipotizzato azioni legali contro il soggetto ospitante il dibattito, ipotizzando informazioni di reato ai danni della banca stessa. Non è dato sapere se entrambe le informazioni fossero vere o meno, ma la rilevanza all’interno della gestione del rischio in caso di guerra delle informazioni, è particolarmente rilevante.
Emerse quindi che i sostenitori del signoraggio erano decisamente organizzati e coordinati: sembra dunque che il soggetto rivelatosi alla fine fosse spalleggiato da altri soggetti (tutelati dal nick anonimo) e che tutti lavorassero probabilmente nella stessa direzione.
In questa sede è importante rilevare come esistano oggi come esistano gruppi organizzati che compiono guerre dell’informazione a tutela di interessi specifici e di istituzioni pubbliche. Non si tratta solo di campagne atte ad influire la scelta dei consumatori. Si tratta al contrario di evitare che si sviluppino dibattiti di carattere prevalentemente etico e che coinvolge pochi settori dell’opinione pubblica ma che potrebbe avere allo stesso tempo un forte impatto.
Infine: attraverso un attenta analisi del gruppo a favore del signoraggio, alcuni partecipanti alla discussione, hanno potuto constatare e ricostruire le mosse di alcuni dei nick name utilizzati. Alcuni di questi avevano costantemente aggiunto e manipolato la voce signoraggio su Wikipedia. Essendo Wikipedia uno dei siti più consultati e che fornisce in tempo reale le modifiche alle diverse voci, è interessante come il gruppo in questione abbia probabilmente influito altri luoghi telematici altamente frequentati.
Internet è oggi uno dei principali terreni della infowar.
Conclusioni.
Per questi motivi purtroppo dobbiamo chiudere le libere discussioni e mettere un filtro preventivo di approvazione dei commenti. In altre parole, da oggi potete postare dei commenti, che però saranno soggetti alla nostra preventiva approvazione.
Va da sé se elimineremo tutti i commenti fuori tema (uno splendido esempio lo trovate nell’ultimo post, in cui abbiamo reclamizzato il libro della Randazzo. Dopo pochi commenti ordinari di alcuni lettori è apparso il solito MDD che ha piazzato lunghissimi commenti col taglia e incolla per deviare come al solito la discussione).
Ovviamente MDD non è il solo ad usare questa tecnica.
Nei prossimi articoli descriveremo in dettaglio gli attacchi più sofisticati che abbiamo dovuto subire ad opera di diverse persone.
Suddivisione del testo di Giannuli.
Il testo è diviso in due parti:
- la prima, più elementare, è rivolta ad un pubblico alle prime armi e, dopo un breve capitolo storico, descrive le attività informative e le operazioni speciali dei servizi segreti;
- la seconda parte riguarda, invece il ruolo crescente dei servizi segreti nel Mondo. Quindi i nuovi tipi di guerra e le nuove sfide. Molta attenzione è dedicata al tema della guerra economica ed alla convergenza fra i servizi segreti statali e quelli privati delle multinazionali nel mondo dell’ipercapitalismo finanziario, quindi alla trasformazione dell’idea stessa di guerra che non è più riducibile al solo aspetto militare. Gli studi strategici, ormai intrecciano senza soluzione di continuità i dati militari con quelli politici, economici, sociali, finanziari, tecnologici ecc. e prendono in considerazione modelli operativi che mescolano indifferentemente i vari piani (dall’uso del terrorismo alle manovre di destabilizzazione finanziaria, dall’appoggio alla criminalità ed alla pirateria all’aggressione batteriologica o informatica) secondo le dottrine della “guerra asimmetrica”.
L’esito finale è il profilarsi del pericolo di una guerra coperta, asimmetrica, globale che ci obbliga a rivedere tutte le nostre chiavi di lettura politiche.
Il libro si conclude con un appendice che invita ad applicare queste nozioni alla tranquilla, rituale lettura mattutina del giornale, insieme alla colazione: “Cappuccino, brioche ed intelligence” riporta alcune notizie uscite di recente sulla stampa proponendone possibili letture alternative, un po’ più maliziose. Il giornale letto come lo leggerebbe l’operatore di un servizio segreto. Beninteso: lo scopo non è quello di dire come effettivamente siano andate determinate vicende, ma quello di “leggere il giornale con gli occhiali dell’intelligence”, cioè come le leggerebbe un operatore del settore mettendole in relazione con altre notizie precedenti e spesso dimenticate.
Un gioco intellettuale che, però, può servire a renderci un po’ più pronti a misurarci con una realtà che cambia e nella quale i servizi segreti hanno un ruolo sempre maggiore.
FONTE: http://paolofranceschetti.blogspot.com/
martedì
COMUNICATO AI LETTORI
Ai lettori del blog nuovaenergia
(comunicato aggiornato in data 15 maggio)
Come già comunicato, abbiamo provveduto ad effettuare denunce alla Polizia Postale contro i siti che sottraggono materiale ai blog allo scopo di dileggiare e diffamare gli autori.
Ci siamo resi conto di quanto questo problema attanagli non pochi blogger. Leggendo il forum di Google si trovano molti casi del genere, e anche diverse richieste di aiuto. Ad esempio, leggiamo:
"Salve. Il mio blog l'ho creato per diffondere le mie idee e le notizie che trovo interessanti. Dunque chiunque può copiare, ovviamente preferisco che il mio blog sia citato. Purtroppo c'è un tipo che ha aperto un blog solo per copiare tutti i miei post e tutti i posti di altri blog amici, ci insulta e ci diffama, ecc. Persino il titolo del suo blog è quasi uguale ad uno dei blog dei miei amici. Per favore mi-ci puoi consigliare cosa fare?" (tratto dal forum di assistenza blogger di Google http://www.google.com/support/forum/p/blogger/thread?tid=4333ef8c8ca78431&hl=it per leggere altri casi andare ai link http://blog.solignani.it/2002/12/11/diffamazione-via-internet/
http://www.google.com/support/forum/p/blogger/thread?tid=34304ad22632f78f&hl=it
http://www.google.com/support/forum/p/blogger/thread?tid=48cec4f3e5ec33f7&hl=it).
Abbiamo notato che questo appello (come altri: http://www.google.com/support/forum/p/blogger/thread?tid=48cec4f3e5ec33f7&hl=it) non ha ricevuto alcuna risposta, e questo fa capire che i blogger non ricevono attualmente da Google la necessaria protezione contro chi infrange le leggi che proteggono il diritto al rispetto della dignità personale.
Noi consigliamo di non limitarsi a segnalare il reato a Google ma di sporgere denuncia alla Polizia Postale della propria città. Per trovare l'indirizzo andare al link: https://www.denunceviaweb.poliziadistato.it/polposta/wfsceltasito.aspx
Il servizio di hosting che ospita il blog non è responsabile dei reati commessi perché la responsabilità penale è personale, ma "a carico del provider, comunque, esistono obblighi di informazione e comunicazione, essendo egli tenuto senza indugio a informare l’autorità giudiziaria o amministrativa, qualora sia a conoscenza di presunte attività o informazioni illecite riguardanti un suo destinatario del servizio e a fornire, su richiesta delle medesime autorità, le informazioni in suo possesso atte a consentire l’individuazione del destinatario del servizio, al fine di prevenire attività illecite" (fonte: http://brunosaetta.it/diritto/diffamazione-online.html).
Noi abbiamo informato Google delle denunce, e faremo ciò che è possibile per risolvere questo problema, inducendo a rispettare le leggi vigenti, e proteggendo i diritti di chi desidera soltanto esprimersi attraverso uno spazio web.
Grazie a tutti
Associazione ESPAVO
Immagine dell'Atto di Denuncia
(comunicato aggiornato in data 15 maggio)
Come già comunicato, abbiamo provveduto ad effettuare denunce alla Polizia Postale contro i siti che sottraggono materiale ai blog allo scopo di dileggiare e diffamare gli autori.
Ci siamo resi conto di quanto questo problema attanagli non pochi blogger. Leggendo il forum di Google si trovano molti casi del genere, e anche diverse richieste di aiuto. Ad esempio, leggiamo:
"Salve. Il mio blog l'ho creato per diffondere le mie idee e le notizie che trovo interessanti. Dunque chiunque può copiare, ovviamente preferisco che il mio blog sia citato. Purtroppo c'è un tipo che ha aperto un blog solo per copiare tutti i miei post e tutti i posti di altri blog amici, ci insulta e ci diffama, ecc. Persino il titolo del suo blog è quasi uguale ad uno dei blog dei miei amici. Per favore mi-ci puoi consigliare cosa fare?" (tratto dal forum di assistenza blogger di Google http://www.google.com/support/forum/p/blogger/thread?tid=4333ef8c8ca78431&hl=it per leggere altri casi andare ai link http://blog.solignani.it/2002/12/11/diffamazione-via-internet/
http://www.google.com/support/forum/p/blogger/thread?tid=34304ad22632f78f&hl=it
http://www.google.com/support/forum/p/blogger/thread?tid=48cec4f3e5ec33f7&hl=it).
Abbiamo notato che questo appello (come altri: http://www.google.com/support/forum/p/blogger/thread?tid=48cec4f3e5ec33f7&hl=it) non ha ricevuto alcuna risposta, e questo fa capire che i blogger non ricevono attualmente da Google la necessaria protezione contro chi infrange le leggi che proteggono il diritto al rispetto della dignità personale.
Noi consigliamo di non limitarsi a segnalare il reato a Google ma di sporgere denuncia alla Polizia Postale della propria città. Per trovare l'indirizzo andare al link: https://www.denunceviaweb.poliziadistato.it/polposta/wfsceltasito.aspx
Il servizio di hosting che ospita il blog non è responsabile dei reati commessi perché la responsabilità penale è personale, ma "a carico del provider, comunque, esistono obblighi di informazione e comunicazione, essendo egli tenuto senza indugio a informare l’autorità giudiziaria o amministrativa, qualora sia a conoscenza di presunte attività o informazioni illecite riguardanti un suo destinatario del servizio e a fornire, su richiesta delle medesime autorità, le informazioni in suo possesso atte a consentire l’individuazione del destinatario del servizio, al fine di prevenire attività illecite" (fonte: http://brunosaetta.it/diritto/diffamazione-online.html).
Noi abbiamo informato Google delle denunce, e faremo ciò che è possibile per risolvere questo problema, inducendo a rispettare le leggi vigenti, e proteggendo i diritti di chi desidera soltanto esprimersi attraverso uno spazio web.
Grazie a tutti
Associazione ESPAVO
Immagine dell'Atto di Denuncia
domenica
ANTEPRIMA "NUOVA ENERGIA" N. 108 - 20 MARZO 2013
IN QUESTO NUMERO:
RIVOLUZIONE EVOLUTIVA
Di Antonella Randazzo
In Europa sempre più persone vivono con l’ansia della “crisi” e dei “mercati”. Ma sul nostro pianeta c’è anche un’altra Storia, quella dei paesi in via di “rivoluzione evolutiva”.
Qualcuno si è chiesto quale paese oggi può essere considerato il più evoluto. In questo articolo proveremo a considerare i criteri che dovrebbero indicare l’evoluzione politica, culturale, sociale ed economica di un paese, e in quali paesi questi criteri vengono applicati.
In un paese evoluto la politica rispecchia le scelte del popolo, e l’economia ha come criterio di base il benessere di tutti e una vita dignitosa per tutti. Per vita dignitosa si intende il vivere senza avere l’ansia di arrivare a fine mese, e il poter avere una qualità della vita accettabile, potendo godere di tempo da dedicare alla famiglia, agli hobby o semplicemente a se stessi.
Dunque, un paese evoluto è un paese in cui tutti i cittadini hanno un reddito adeguato. Non sono sfruttati e non sono vessati da una propaganda che incute ansia e paura.
Qual è questo paese?... (continua)
LA CORRENTE
Di Antonella Randazzo
Qualcuno ha detto: “Se segui la corrente non ti accorgi di essere schiavo”. Infatti, molti si accorgono di non vivere in una democrazia quando chiedono diritti che in una democrazia non potrebbero non essere garantiti. Si accorgono di essere schiavi quando vogliono allentare le catene, o quando cercano di percorrere un sentiero che li porta lontani dai limiti che la realtà esterna ha imposto loro...(continua)
AUSTERITY PAPALE
Come tutti sanno, è stato eletto un nuovo papa dopo le dimissioni di Benedetto XVI. A nostro avviso, la questione del cambio di papa va collegata, oltrechè a questioni di potere trattate in precedenza, all’esigenza, sentita a partire dall’elezione di papa Luciani, di far crollare o ridimensionare il potere finanziario dello Ior.
Come qualcuno ricorda, già nel 1978, il cardinale Giovanni Benelli spiegò ad alcuni cardinali, fra i quali lo stesso Luciani, che il nuovo papa avrebbe dovuto affrontare necessariamente la questione di potere economico e finanziario della Chiesa... (continua)
FISICA ED ECONOMIA: SE TUTTO È ENERGIA, ESISTE L’ABBONDANZA?
(Sesta Parte - Povertà e potere)
Lo studioso Wilhelm Reich scrisse che “la repressione sessuale è a supporto della Chiesa, che ha radici molto profonde nelle masse sfruttate, in termini di ansie sessuali e senso di colpa. Ciò provoca timidezza nei confronti dell’autorità e vincola i bambini ai loro genitori... (continua)
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